MONTECATINI VAL DI CECINA

La storia di Montecatini Val di Cecina (Castrum Montis Leonis in latino, prima del secolo XI), è legata alla miniera di rame di Camporciano, già sfruttata in epoca etrusca e nel 1800 la più grande d’Europa, rimasta in attività fino al 1907; dopo la chiusura nel 1911 iniziò lo sfruttamento dei giacimenti di salgemma da parte della società belga Solvay.

Nel grazioso centro storico troviamo Piazza del Castello, sovrastata dall’imponente Torre Belforti (sec. XI), che fu sede dei Capitani di Volterra e di Firenze prima di passare ai baroni francesi de Rochefort; due fori aperti trasversalmente fungono da cannocchiale verso il Mastio di Volterra e la Rocca Sillana.

Sulla stessa piazza si affacciano la Chiesa di San Biagio e il trecentesco Palazzo Pretorio, sede del Centro di Documentazione e parte integrante di un circuito che include il sito minerario di Camporciano e il Museo delle Miniere.

Da visitare alcuni borghi di origine medievale come Castello di Querceto, sede ogni estate di un festival internazionale di pianoforte; Sassa, arroccata sullo sperone di un colle da cui è possibile ammirare uno splendido panorama; Miemo, noto come centro di allevamento di cinghiali, mufloni e caprioli.

Tra gli eventi enogastronomici a maggio I sapori della valle e il Settembre montecatinese.

Museo delle Miniere

Montecatini  val di cecina museo miniere 720

La storia di Montecatini Val di Cecina è legata alle antiche miniere di rame di Camporciano, rimaste in attività fino al 1907, della quali restano ancora visibili i resti in prossimità del paese.

Gli etruschi furono i primi a sfruttare le abbondanti risorse naturali di questa zona, utilizzando il prezioso minerale per forgiare utensili e suppellettili ornamentali.

Per perpetuare questi importanti momenti storici è nata l’iniziativa di realizzare, nell’ex-area mineraria e in ciò che rimane delle strutture, un parco museale di archeologia industriale.

Le visite proposte permettono di apprezzare le tante ricchezze di questi luoghi: la storia, le bellezze naturali e la testimonianza dell’interazione tra l’uomo e il territorio.

Il complesso della miniera racconta la storia di uomini, la loro laboriosità e intraprendenza che spesso li ha trasformati da operai ad artigiani e veri e propri artisti.

Il museo propone: visite guidate per il complesso della miniera e per il Pozzo Alfredo, dal quale si scendeva fino ad oltre 300 metri di profondità per l’estrazione del rame; attività ludico-didattiche per bambini, come “La giornata del minatore” per conoscere la miniera giocando.