SANTA MARIA A MONTE

Santa Maria a Monte è stato un importante avamposto medievale per la sua posizione collinare a lungo contesa fra Firenze, Lucca e Pisa; oggi fa parte del distretto industriale del Comprensorio del Cuoio.

Il centro storico ha una struttura urbanistica singolare: le case e i palazzi si affacciano tutti sulla strada che segue un tracciato a spirale; passeggiando per le vie si ritrovano tracce del sistema difensivo medievale: archi, case-torri, la torre dell’orologio, il palazzo dei podestà, la Chiesa Collegiata che conserva al suo interno pregevoli opere artistiche.

A Santa Maria a Monte si trova la casa dove il famoso poeta Giosuè Carducci trascorse la

sua giovinezza; qui nacque Vincenzo Galilei, compositore e padre di Galileo.

Nelle vicinanze l’Osservatorio Astronomico di Tavolaia, tra i più importanti della Toscana.

Le tradizioni del paese si rinnovano nei festeggiamenti in onore della patrona, la Beata Giuntini, che culminano il Lunedì di Pasqua con la Processione delle Paniere.

Prodotto tipico di Santa Maria a Monte è la patata Tosca, una varietà di patata a pasta gialla ottima cucinata fritta, a cui sono dedicate una sagra in agosto e la rassegna gastronomica La Piazza del Gusto in giugno.

Parco Archeologico “La Rocca”

Santa Maria a Monte 2

Il Parco Archeologico si trova al vertice dell’antico borgo di Santa Maria a Monte.

È stato inaugurato nel 2013, dopo un trentennio di scavi coordinati dell’Università di Pisa e dell’Aquila, e dopo un lungo e monumentale recupero dell’area occupata dai resti archeologici.

Le testimonianze di vita più antiche emerse dalle indagini risalgono al periodo etrusco, a partire dal secolo V a.C. quando la sommità del paese era occupata da un villaggio.

Sulla sommità del colle su cui poggia il paese venne costruita in periodo longobardo una cappella dedicata alla Vergine, una delle strutture cristiane più antiche della Toscana.

“La Rocca” mostra molte testimonianze della storia che vi si è avvicendata: l’elemento di maggiore interesse è l’area della cripta canonicale, dove si possono vedere i muri perimetrali della struttura del secolo XI e le basi dei tre altari originali.

Salendo, è possibile vedere ciò che resta della primitiva struttura longobarda (sec. VIII) e i due fonti battesimali (realizzati fra il 941 e il 1200); la porzione compresa fra i fonti battesimali e la cripta è il luogo in cui sono state rinvenute le principali tracce relative al periodo etrusco e le otto fornaci da campane.