PECCIOLI

Peccioli si staglia sulle colline con l’inconfondibile campanile della Pieve di San Verano (sec. XI), con all’interno opere pregevoli di scuola pisana.

Il vicino Palazzo Pretorio ospita il Museo delle Icone Russe, dedicato al giornalista Francesco Bigazzi, che donò al Comune di Peccioli la sua raccolta di icone del XIX e inizio XX secolo; nei pressi si trova la Scuola Internazionale e Laboratorio di Icone.

Peccioli ospita un polo museale che include il Museo Archeologico (con i recenti ritrovamenti del Santuario etrusco di Ortaglia), il Museo Collezione Incisioni e Litografie, la Torre Campanaria e il Museo di Arte Sacra.

Per i più piccoli anche un Parco Preistorico con ricostruzioni di dinosauri a grandezza naturale in vetroresina.

Nei dintorni, tra vigneti e uliveti, sono sparse molte frazioni come l’ex castello e antica pieve di Fabbrica; Libbiano con il suo osservatorio astronomico intitolato a Galileo Galilei; Legoli che vanta nella Cappella di Santa Caterina un tabernacolo di Benozzo Gozzoli.

Tra gli eventi principali: in luglio la rassegna teatrale 11 Lune; il 25 ottobre la Festa del Patrono San Verano; in ottobre la Festa di San Colombano e la corsa ciclistica per professionisti Coppa Sabatini.

Peccioli è stata premiata con la Bandiera Arancione del Touring Club, marchio di qualità turistico ambientale.

Il Tabernacolo di Legoli

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Il Tabernacolo di Benozzo Gozzoli (discepolo del Beato Angelico, del quale fu anche collaboratore) si trova presso la cappella di Santa Caterina a Legoli, dove l’artista risiedette dal maggio del 1479 al gennaio del 1480 per sfuggire alla peste che in quel periodo aveva colpito Pisa.

Con grande probabilità, proprio durante questo soggiorno eseguì il maestoso tabernacolo posto ancora oggi all’ingresso del borgo che venne dipinto nell’estate del 1479; secondo gli storici si tratta della più toccante delle sue opere minori, nonostante le cattive condizione di conservazione.

Per secoli infatti è stato esposto direttamente agli agenti atmosferici e solo nel 1822 fu eretto un piccolo oratorio a sua protezione.

Tematica di questo tabernacolo è la morte collegata alla peste che in quel momento stava mietendo molte vittime; la sofferenza e il dolore causati dalla malattia si ritrovano delle ferite del San Sebastiano e nella incredulità di San Tommaso che tocca la piaga del Cristo.

Rimedio possibile è un allontanamento dal male esemplificato dal santo taumaturgo Sebastiano da una parte e dall’arcangelo Michele che uccide il drago quindi il male, la morte e la malattia.

Le visite guidate sono gratuite tutti i giorni alle 16.30 per un massimo di 15 persone.