MONTOPOLI VAL D’ARNO

Definita dal Boccaccio “castello insigne” per le possenti fortificazioni, Montopoli fu contesa fra Pisa e Firenze fino alla famosa Battaglia di San Romano, immortalata da Paolo Uccello nei tre dipinti conservati oggi agli Uffizi, al Louvre e alla National Gallery.

Nei secoli successivi il borgo si sviluppò e si arricchì di chiese e opere d’arte quali  l’Oratorio di San Sebastiano, la Chiesa della Madonna del Soccorso, il Conservatorio di Santa Marta; a simboleggiare il passato sono rimasti l’Arco e la Torre di Castruccio.

Nella Tenuta Varramista si trova Villa Capponi Piaggio di proprietà dell’omonima famiglia per la vicinanza con lo stabilimento Piaggio.

Montopoli vanta l’antica tradizione della ceramica; già nel XVI secolo operavano fornaciai e vasellai, mentre nell’Ottocento la presenza di Dante Milani formò una generazione di abili artigiani esperti nella produzione di mobili in stile rinascimentale e lampadari con formelle di terracotta.

La seconda domenica di settembre, gruppi di sbandieratori e musici sfilano per le vie annunciando la Disfida con l’arco, ricostruzione medievale in cui i rappresentanti dei due quartieri si sfidano a colpi di freccia.

Si celebra poi, ad inizio marzo, l’enogastronomia con la rassegna Gustopolis, e in luglio la buona musica con la rassegna Montopoli Jazz.

Castello di Montopoli

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I documenti storici parlano per la prima volta del castello di Montopoli nel 1017 il quale conservò grande importanza strategica per quasi tutta l’epoca medioevale; rimase sotto la giurisdizione del vescovo di Lucca fino al 1162, quando fu assegnato dall’imperatore Federico di Svevia alla fedele Pisa ghibellina.

Il principale filo conduttore per la storia successiva del castello sarà il coinvolgimento nel conflitto mai domato fra Pisa e Firenze; dopo le invasioni spagnole in Italia nel ‘500, Montopoli si trovò ad affrontare nuove e tremende lotte contro spaventose epidemie di peste e carestie che turbarono la vita del castello anche nel ´600.

La seconda metà del ‘700, con l’avvento dei Lorena nel Granducato di Toscana, vide rifiorire l’agricoltura, l’industria ed il commercio; Montopoli dopo avere affrontato la calata delle truppe di Napoleone, che provocò non piccoli disastri ma favorì anche il divulgarsi delle nuove idee che avrebbero caratterizzato la storia più recente, seguì le sorti del Granducato di Toscana e del Risorgimento italiano.

La vocazione agricola è ancora fondamentale, e le antiche case nobili del Castello vengono trasformate e modernizzate per fungere da abitazione e ufficio per i proprietari terrieri e i professionisti.